La nuova edizione in copia anastatica del catalogo della mostra documentaria “Barletta tra il grano e la sabbia. I progetti per il Porto”, a cura dell’Archivio di Stato di Bari in collaborazione con il Comune di Barletta, è l’occasione per dare nuova luce ad una grande operazione di valorizzazione e ricerca archivistica, rimasta ineguagliata e ancora di grande attualità e rilievo per gli studi di settore, nella ricorrenza dei quaranta anni dalla sua prima presentazione, avvenuta nel 1981.
Lo studio portato avanti dallo stimato direttore dell’Archivio di Stato di Bari, il professor Giuseppe Dibenedetto, rappresenta ancora oggi un valido strumento di ricerca per quanti desiderano studiare i profondi legami storici e culturali tra Barletta e il suo porto, seguendo le trasformazioni della società e della cultura locale dal XIII secolo all’età moderna: la ricchezza del materiale presentato in questo catalogo, dalle vedute e piante topografiche settecentesche, ai diversi progetti per un nuovo porto commerciale sullo sfondo di dibattiti intellettuali e pressioni popolari, fino alla cerimonia di inaugurazione dei lavori, il 17 ottobre 1880, dimostrano come la presenza e l’importanza del porto abbiano permesso a Barletta di essere una realtà periferica per nulla marginale, nel contesto del Regno di Napoli ma anche dell’Italia unita e come, fino dalle sue origini, la storia e la fortuna della città sia stata strettamente legata alle sorti del suo porto.
La riedizione di questa pubblicazione rappresenta per la Direzione generale Archivi una occasione per mettere in evidenza il grande lavoro di tutela e di ricerca storica svolto dagli Istituti archivistici, ma anche di valorizzazione della ricchezza inestimabile del patrimonio che custodiscono, nello spirito di servizio rivolto al pubblico di studiosi e appassionati.
Un ringraziamento particolare va a Michele Grimaldi, Direttore dell’Archivio di Stato di Bari, da cui dipende la Sezione di Archivio di Barletta, per avere ripreso e valorizzato il lavoro del suo predecessore Dibenedetto.
È dunque con orgoglio che presento questo volume, con l’auspicio che gli Archivi di Stato, custodi della Storia e della memoria dell’intero Paese, grazie alla loro capillare presenza sul territorio italiano, possano continuare a portare avanti progetti di ampia portata e di grande spessore come questo.
Anna Maria Buzzi
Direttore Generale Archivi
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