
Siamo davanti ad una sinossi storica lineare ed articolata di una Canne medievale che si intreccia con la storia delle chiese in essa esistenti e dei suoi episcopi. Una investigazione della relazione tra Ecclesia e Civitas, tra la vita della comunità religiosa fatta di sacerdoti e fedeli, di canonici e confraternite, con tutta una serie di attività educative, sociali, assistenziali, economiche, produttive pertinenti alle chiese rurali del bacino ofantino.
Questo volume è diviso in cinque parti: da S. Sabino a S. Ruggero - a distanza di mezzo millennio - i due pilastri portanti della ecclesiologia cannense; la storia di Canne come intreccio tra i due principali aggregati strutturati della Cittadella, quello monarchico-normanno e quello monastico benedettino; la ricostruzione cronologica dei vescovi che reggeranno l’episcopato di Canne dal 1030 al 1455, dall’episcopus Andreas all’episcopus Jacobus de Aurilia; la storia - sia pur sinottica delle chiese medievali di Canne attraverso le quali risalire ad una molteplicità di distinzioni catalogative; i documenti di Canne.
Il testo si articola come memoria viva, vissuta, quotidiana; la storia, specie quella locale, intesa non solo come l’insieme degli eventi clamorosi, che hanno lasciato un segno indelebile, ma la vita stessa della gente, della comunità nella totalità e nella singolarità delle espressioni, sia pure nella sua banalizzata quotidianità.
Michele Seccia
arcivescovo metropolita di Lecce
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