Alla corte del re di Napoli Ferdinando d’Aragona, fra i molti dignitari di elette qualità, fu educato il giovane Ettore del quale il cronista coevo Giuliano Passaro, nel suo giornale, nominandolo fra i cavalieri di più gran merito i quali saranno poi a Barletta agli ordini di Consalvo da Cordova, dice: “Et anco c’era quello che di scienza e di prudenza non trovava pari, lo signor Ettore Ferramosca capuano”.
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