
Attraverso il ricordo dell’autore rivivono luoghi, tradizioni, usanze, cultura di un mondo che non c’è più.
Ma, si sa, la memoria non è mai del tutto fedele alla realtà e chi scrive non può fare a meno di inventare, aggiungere, abbellire i fatti.
Lo scopo della narrazione - leggera, quasi in punta di penna, a volte condita di malcelata ironia - è, allora, evidente: conservare, al fine di trasmetterli, alcuni dei valori morali sui quali quel mondo fondava.
Valori che, in realtà, sono ancora i mattoni con cui è costruito l’intero edificio della nostra identità collettiva: la famiglia, il lavoro, l’accorta gestione dei rapporti sociali.
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