
Due donne, Sabina e Anna, si raccontano in una sala d’attesa. Il confronto diventa così intenso da far ignorare a Sabina chiunque le faccia visita. Ben presto emerge, dalla parole di Anna, la figura di Cosimo che diviene un riferimento anche per Sabina.
Uscita da quella sala d’attesa, Sabina cerca tutte le persone che ha ignorato in precedenza, le riabilita e riannoda i fili spezzati del suo passato. Nasce quindi l’esigenza di ringraziare Anna e Cosimo per averla guidata in questo percorso di crescita, ma l’unico modo in cui può farlo è dirigersi nei luoghi dove questi sono vissuti. Un viaggio sempre più intimo che la porterà, attraverso il suo calvario, a Bethlehem.
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