
In un piccolo villaggio nella valle di Dreaming Hills, al confine con Hope Valley e Paradise Land, vive Antony, il direttore della più grande e famosa fabbrica di caramelle e dolciumi, la “Forever Children Factory”. La sua è una delle più belle storie di vita degli ultimi dieci anni.
Dopo un’infanzia tranquilla, trascorsa tra verdi pascoli e acque di torrenti cristalline, sfrecciando su e giù per le colline in sella alla sua inseparabile bicicletta, sceglie dopo anni di studio di dirigere la fabbrica di dolciumi, trasformandosi in un uomo d’affari. La sua più grande passione, infatti, sono i numeri.
Tutto va per il meglio, anche l’amore: il suo nome, Merisan. La coppia fa parlare di sé: per la loro bellezza e per la loro felicità! Ma come un fulmine a ciel sereno, gli amministratori delegati della società decidono di trasformare la Forever Children Factory in una squallida e fredda fabbrica di giocattoli-robot, la “Tired Childhood”.
“I bambini non sognano con il metallo fra le mani”, sostiene il direttore spodestato, e continua: “I bambini mangiano e assaporano i prodotti della mia fabbrica! Sognano e imparano a viaggiare con la fantasia!”.
Il direttore Antony, battuto dalla notizia, scappa insieme ai suoi sogni infranti. Attraversa campi di grano e viali di alberi secolari, quando un tralcio di vite lo ferma e lo convince a pensare.
Dopo un periodo di profonda crisi, il direttore, più forte che mai, torna a far sentire la sua voce e a combattere per il proprio lavoro e per la propria famiglia.
Dichiara inoltre: “I problemi non si risolvono scappando, ma affrontandoli con grande coraggio!”.
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