
Riccardo Maresca, chi era costui? Fu un sacerdote, un singolare intellettuale, un educatore che attraversò tutta la storia ottocentesca prima e dopo l’Unità d’Italia. Fu il primo a scrivere una monografia storica su San Ferdinando di Puglia ad appena nove anni dalla sua fondazione, non tacendo la miserabile condizione dei primi coloni; fu il primo maestro nella novella colonia ad essere nominato, dopo incredibili vicende burocratiche, nella scuola primaria e successivamente nelle classi secondarie e nei corsi serali; in dissidio col Parroco, Don Gennaro Ricco, e “per gravi fatti ch’è prudenza tacere”, si allontanò da San Ferdinando di Puglia; aderì agli ideali risorgimentali e sottoscrisse, con circa novemila sacerdoti italiani, una supplica a Pio IX, promossa da Carlo Passaglia, per implorare un atto di pacificazione tra la Chiesa ed il neonato Regno d’Italia; non abbandonò mai la fede cattolica e l’insegnamento, ma trasferitosi in Campania, nel Comune di Caivano a poca distanza da Napoli, dismise l’abito talare e divenne padre di famiglia; tenace assertore delle sue convinzioni, non rinunciò a criticare il governo borbonico, a sostenere l’opera di unificazione nazionale del Re Vittorio Emanuele II, a condannare le azioni brigantesche del periodo postunitario, per il semplice motivo che esse minavano la conquista dei principi di nazionalità e di libertà; oratore brillante ed appassionato, fu autore di numerose pubblicazioni su avvenimenti della vita civile e sui temi della istruzione e della politica scolastica.
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