
Pur senza la magia rievocativa di reperti archeologici dissolti nel nulla dalla distruttiva opera del tempo, l'attuale programma di valorizzazione del Parco Archeologico non può continuare ad ignorare lo scontro per il quale Canne è famosa nel mondo. Questo testo, la trascrizione di un intervento dell'autore alla recente Settimana della Cultura canosina, ripropone, destrutturalizzandola, l'antica querelle della mancanza di armi sul sito come motivazione escludente la tradizionale localizzazione dello scontro, per affermare invece la soluzione del dubbio nella rilettura integrata fra emergenze archeologiche e documentazione storiografica.
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