
CANOSA DI PUGLIA, città dauna, poi romana, la più antica delle dieci città della Provincia di Barletta-Andria-Trani. Affacciata sulla valle ofantina, è lambita dal fiume Ofanto. Vuole la leggenda che Canosa sia stata fondata dall’eroe greco Diomede poco dopo la fine della guerra di Troia, intorno al 1180 a.C. Partito dalla mitica città omerica, l’argivo Diomede, sbarcato sui lidi appuli, avrebbe fondato numerose città tra le quali Argirippa e Siponto a nord, Canusion e Cannarum a sud.
In epoca repubblicana Canosa era una delle più grandi città del Meridione dotata di una massiccia cinta muraria e – al contrario di Taranto – fu fedele alleata di Roma nella II Guerra punica che oppose Roma a Cartagine ed ebbe come punto saliente la famosa Battaglia di Canne (e fu d’allora che Barletta ne diventò il suo trafficato porto). Ma anche in età imperiale e pre-cristiana, Canosa restò uno dei maggiori e più floridi insediamenti appuli, legata a Roma da cospicui commerci e da prodotti sia agricoli che artigianali come la lana pregiata. Per Canosa ci passava la famosa via Traiana e l’imperatore, nel 114, vi fece costruire un famoso ponte che porta il suo nome e che collegava Bardulos a Salinis.
Oggi la città è un inesauribile scrigno di attestazioni archeologiche fra le quali: gli ipogei Lagrasta, Varrese, dell’Oplita, l’arco di Traiano, il Ponte romano. E inoltre l’area archeologica di S. Leucio, il Tempio di Giove Toro, la Cattedrale di S. Sabino e la Cattedrale di S. Giovanni.
Accanto alla Cattedrale di S. Sabino vi è il monumento funebre del principe Boemondo d’Altavilla, uno dei grandi condottieri della prima Crociata di cui condivise il comando con Goffredo di Buglione e Raimondo di Tolosa.
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